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Grandi notizie: gli scienziati trovano un modo esplosivo per neutralizzare gli asteroidi in arrivo

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Una foto dell’asteroide Lutetia, che spero che la NASA non bombardi. Nasa

Ogni due anni, il Center for Near Earth Object Studies della NASA esegue una simulazione per vedere come i suoi scienziati potrebbero salvare il pianeta da un asteroide in arrivo. Lo studio di quest’anno non è stato molto confortante: l’asteroide simulato è apparso incredibilmente vicino alla Terra, lasciando agli astronomi l’unica opzione per prepararsi all’impatto. È un peccato, perché una nuova ricerca mostra che gli asteroidi vicini sono sicuri da bombardare.

In una situazione ideale, gli scienziati identificherebbero un asteroide in arrivo anni prima che colpisca la Terra. Ciò fornirebbe molto tempo per quella che la NASA chiama una strategia di "deflessione", in cui razzi o altri veicoli spaziali alterano la traiettoria di un asteroide per impedire che colpisca il nostro pianeta.

La NASA ha in programma di testare le strategie di deflessione durante la sua missione DART, che inizierà il 24 novembre. Fondamentalmente, spareremo con un razzo a un asteroide innocuo per vedere se riusciamo a portarlo fuori rotta. Ma ecco il problema: potremmo non avere anni per prepararci all’impatto di un asteroide. Se identifichiamo un asteroide in arrivo quando è a pochi mesi dalla Terra, alterarne il corso potrebbe essere impossibile.

Ed è qui che entrano in gioco le strategie di “interruzione". Gli astronomi credono da tempo che, sebbene possa essere sicuro bombardare asteroidi lontani, mandare in frantumi un asteroide a pochi mesi dal colpire la Terra potrebbe fare più male che bene. Tutti quei pezzi rotti di asteroidi devono andare da qualche parte e potrebbero piovere sulla Terra.

Ma i ricercatori del Laboratorio di Fisica Applicata della Johns Hopkins University hanno scoperto che potrebbe essere vero il contrario. Il team ha programmato simulazioni di un asteroide lungo 328 piedi a distanze variabili dalla Terra. E anche a un mese di distanza dall’impatto, potremmo tranquillamente bombardare la ventosa con una bomba da un megaton.

La maggior parte dei detriti dell’asteroide simulato è caduta nell’orbita del Sole, lasciando solo l’1% o meno di venire verso la Terra. I risultati per asteroidi più grandi sono meno impressionanti, anche se le simulazioni suggeriscono che potremmo evitare il 99% per cento dei detriti di un asteroide molto grande se lo facciamo esplodere sei mesi prima che colpisca la Terra.

In definitiva, i ricercatori ora credono che l’interruzione sia un’efficace strategia dell’ultimo minuto per combattere gli asteroidi in arrivo. Ma abbiamo ancora bisogno di più dati per verificare questi risultati. La realtà non sempre corrisponde a ciò che vediamo nelle simulazioni e potrebbero esserci variabili sconosciute in queste equazioni.

Fonte: Acta Astronautica via Gizmodo

Fonte di registrazione: www.reviewgeek.com

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