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Il primo satellite al mondo alimentato da Pi mostra la resilienza di Raspberry Pi

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USA GASPACS CubeSat Team

Gli studenti universitari della Utah State University (USU) hanno lanciato con successo in orbita il primo satellite alimentato da Pi. Il GASPACS CubeSat, che è stato sponsorizzato dalla NASA, è dotato di un computer Raspberry Pi Zero, un modulo fotocamera Pi di seconda generazione e un microcontrollore DFRobot Beetle per facilitare le attività di base a un prezzo basso.

Come altri dispositivi CubeSat, GASPACS CubeSat è piuttosto piccolo, solo 10 centimetri di larghezza. La sua missione è testare un sistema di stabilizzazione "aeroboom", che si è dispiegato con successo 45 minuti dopo che gli astronauti hanno lanciato GASPACS CubeSat dalla ISS.

Naturalmente, il minuscolo satellite ha diverse missioni secondarie. Una di queste missioni, che è piuttosto interessante, è testare la resilienza di hardware relativamente economico come il Raspberry Pi Zero. Il GASPACS CubeSat non ha schermatura dalle radiazioni, quindi è vulnerabile a qualsiasi radiazione che superi il campo magnetico terrestre.

Il computer Raspberry Pi non è ancora morto. E nel caso in cui qualche vento solare riesca a far perdere i sensi al Pi Zero, un microcontrollore DFRobot Beetle cercherà di rianimare il computer… spegnendolo e riaccendendolo.

Inoltre, GASPACS CubeSat dispone di un modulo fotocamera Pi per scattare foto nello spazio. Puoi vedere alcune di queste foto sulla pagina Twitter del team USU GASPACS. Suggerisco di seguire questa pagina se vuoi stare al passo con l’orbita del satellite e i talentuosi studenti universitari dell’USU.

Fonte: USU GASPACS CubeSat Team tramite Raspberry Pi Foundation

Fonte di registrazione: www.reviewgeek.com

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